Pubblicato il 11.10.2022

Multa per divieto di sosta

Il divieto di sosta è una delle infrazioni più diffuse. Scopriamo in cosa consiste.

Lasciare l’auto in divieto di sosta è una delle pratiche più diffuse degli automobilisti, oltre all’eccesso di velocità. Trovare una multa sotto il tergicristallo non è quindi un’esperienza così insolita, ma cosa prevede il Codice della Strada?

Multa per divieto di sosta

Multa per divieto di sosta. Quanto costa?

Il divieto di sosta è normato dall’articolo 158 del Codice della Strada. Il segnale di divieto di sosta nelle aree urbane è valido solo dalle ore 8 alle 20 – a meno che non sia presente un cartello con una differente fascia oraria – mentre fuori dai centri abitati la validità è estesa a tutto l’arco delle 24 ore. L’articolo descrive ventuno diverse tipologie di divieto di sosta, mentre le multe variano da 41 a 168 euro, a seconda del tipo di sosta.

Multe per divieto di sosta. Sconto del 30%

Dal 2013 è possibile ottenere uno sconto del 30% sull’importo della multa per divieto di sosta se si provvede a pagarla entro cinque giorni dalla data della notifica. Anche l’automobilista colto sul fatto ha la possibilità di ottenere lo sconto dalla data dell’infrazione, mentre in caso di notifica differita il conteggio parte dal giorno in cui l’automobilista riceve il bollettino di pagamento tramite posta. Se si ritiene di aver subito una sanzione ingiusta e si ha intenzione di fare ricorso non serve pagare, poiché si perderebbe la possibilità di far valere le proprie ragioni davanti al Giudice di Pace o al Prefetto.

Il ricorso al giudice di pace

Le multe per divieto di sosta possono essere impugnate davanti al Giudice di Pace – entro trenta giorni dalla notifica – pagando un importo di 55 euro. In questo caso si può:

  • Compilare la pratica online completandola successivamente presso la cancelleria dell’ufficio territoriale competente
  • inviare all’indirizzo dello stesso ufficio una raccomandata a/r
  • presentarsi direttamente presso la cancelleria.

In tutti i casi bisognerà allegare la seguente documentazione: le generalità del ricorrente, la fotocopia del verbale, la descrizione dei fatti, la richiesta del ricorrente, la richiesta di sospensione provvisoria del provvedimento impugnato e delle eventuali relative sanzioni accessorie e la propria firma. C’è anche la possibilità di fornire ulteriore documentazione come, per esempio, foto, certificazioni, testimonianze.

Il ricorso al Prefetto

Se si ritiene di avere ragione, si può tentare la via del ricorso al Prefetto tramite il semplice invio di una raccomandata entro sessanta giorni dalla notifica. Diversamente dal ricorso al Giudice di Pace, sarà verificata solo la correttezza della procedura senza che ci sia possibilità di entrare nel merito. Tuttavia, nel caso in cui il ricorso venga respinto si dovrà pagare l’intero importo della multa per divieto di sosta, diversamente da quanto accade con il Giudice di Pace. Il ricorso si considera vinto a fronte di una comunicazione ufficiale o nell’eventualità di una mancata risposta entro duecentodieci giorni dalla ricezione della raccomandata a/r da parte del Prefetto.

Come sapere se si hanno delle multe

Per scoprire se si hanno delle multe a proprio carico, basta collegarsi al sito dell'Agenzia delle Entrate per leggere tutti i debiti pendenti, con indicazione del numero della cartella e della data di notifica.

L’assicurazione Auto copre le sanzioni amministrative previste dal codice della strada?

La risposta è ovviamente no. L'assicurazione per la responsabilità civile auto (RCA) non copre le sanzioni amministrative pecuniarie previste dal codice della strada.

Ma cosa succede se si fa un incidente con un'auto parcheggiata in divieto di sosta? Prima di tutto è importante distinguere il sinistro stradale con il solo danneggiamento delle cose, ad esempio il tamponamento di un’auto in sosta, da quello con danneggiamento di persone.

In caso di incidente stradale con danneggiamento a cose, viene considerato responsabile il conducente che, non avendo visto il veicolo sostato, ha generato l'incidente. In queste situazioni, il proprietario dell’auto parcheggiata in divieto di sosta sarà soggetto solo alla sanzione amministrativa prevista.

Discorso diverso invece in caso di incidente stradale con auto in divieto di sosta che comporta un danneggiamento a persone perché la colpa del sinistro ricade sull'automobilista che ha parcheggiato la propria vettura presso una sosta non autorizzata.

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