Pubblicato il 21.09.2022

Cosa devi sapere sull' antifurto casa

Non più dispositivi per i Paperon de’ Paperoni, ma sistemi alla portata di tutti. L’offerta è estremamente varia e il prezzo finale accessibile. Da qui a dire che sia facile orientarsi nella giungla dell’offerta, ne passa.

Antifurto casa

Secondo le statistiche, in Italia ogni 2 minuti viene denunciato un furto in casa. Forse c’è qualcosa di inadeguato nel nostro concetto di difesa della proprietà dagli attacchi esterni?

Quali caratteristiche deve avere un sistema d’allarme

Innanzitutto si chiama sistema perché è composto da più elementi; quelli irrinunciabili sono: la centralina, meglio se GSM, cioè il cervello, che comanda tutti i sensori collocati nei vari punti chiave del tuo appartamento: finestre, porte, locali più lontani dall’ingresso, e recepisce l’allarme attraverso la sirena, solitamente collocata all’esterno, e il controllo remoto, che attiva e disattiva il sistema in ogni momento. Il kit dell’antifurto dev’essere espandibile, mediante il collegamento di ulteriori sensori di vario tipo (da quelli magnetici, che segnalano l’apertura di una finestra, a quelli di movimento, che utilizzano gli infrarossi, a quelli visivi che, tramite telecamere, inviano al proprietario tracciati video dell’accaduto). Verifica sempre anche che la sirena sia realizzata in materiale antischiuma, onde evitare che l’utilizzo di schiume da parte dei ladri ne inibisca l’attivazione sonora.

Come funziona un sistema d’allarme

Quando un sensore rileva un’anomalia fa scattare l’allarme e trasmette automaticamente un messaggio al cellulare o alla mail collegata all’impianto, con gli elementi dell’anomalia rilevata. L’antifurto volumetrico registra i movimenti del ladro e le variazioni di temperatura dell’ambiente attraverso sensori elettromagnetici; quello perimetrale si attiva esclusivamente in caso di apertura di finestre o porte, consentendo così di tenere l’impianto acceso anche in presenza degli abitanti dell’appartamento, e degli eventuali animali domestici.

Alcuni sistemi prevedono un’app per il controllo da remoto dell’impianto. In tal caso chiaramente l’impianto necessita del collegamento anche al wifi di casa. La domotica ha fatto negli ultimi anni diversi progressi: se lo desideri troverai infatti nella gamma di offerta sistemi che dialogano anche con Alexa, che ti riconoscono non più dalla digitazione di un PIN nella centralina, ma dai dati biometrici (voce, riconoscimento facciale, impronte digitali, ecc.)

Che tipo di allarme è più adatto a casa mia

L’offerta di antifurto disponibile è molto varia. In generale i sistemi più semplici da installare e più versatili sono quelli wireless, che non necessitano modifiche murarie e comunicano tra loro via radio. Anche dal punto di vista del costo sono convenienti, ma sono più vulnerabili. Importante verificare che dispongano di un sistema antijamming, per evitare che il segnale sia alterato e che il sistema sia a doppia frequenza, in modo da fornire una protezione di backup in caso di blackout, sia spontaneo, sia generato dal ladro.

Se sei nel mezzo di una ristrutturazione, puoi optare per un sistema filare, molto stabile nel tempo, collegato alla rete elettrica, ed eventualmente collegabile tramite GSM alle forze dell’ordine. I componenti sono singolarmente meno costosi di quelli della soluzione wireless, e il sistema può essere manomesso solo tagliando i fili, che sono incassati nel muro. Tuttavia l’impianto è molto rigido e non permette variazioni, nel tempo (es. modifica del posizionamento dei sensori), senza l’intervento di un installatore.

Esistono poi sistemi misti, che sfruttano i benefici del filare per il collegamento della centralina e quelli del wireless per collegare i sensori esterni; sono anch’essi sistemi complicati e poco adattabili.

Ho bisogno di un installatore?

Non necessariamente, dipende dal tipo di apparecchio e dalle tue abilità individuali. In linea generale se opti per un antifurto cablato qualche conoscenza di elettronica è proprio indispensabile, oltre al fatto che dovrai predisporre anche lavori di manodopera per sistemare i cavi. I sistemi wireless sono un po’ più user friendly; potresti cavartela con un tutorial.

Come avere il collegamento con le forze dell’ordine?

Volendo è possibile far dialogare il proprio dispositivo, sia filare sia wireless– purché la centralina sia GSM - con una centrale operativa collegata ad un numero di emergenza delle forze dell’ordine, in modo da attivare immediatamente il loro intervento. Attenzione ai falsi allarmi, però: può capitare che il segnale scatti per il passaggio di un animale domestico.

Quanto sono sicuri gli antifurto?

Dipende dal tipo di ladro: un ladro seriale, per intenderci uno che non ha scelto il tuo appartamento perché sa cosa trovare al suo interno, ma che vuole introdurvisi perché qualcosa certo troverà, allo squillare della sirena sarà già sui suoi passi per passare ad un altro appartamento, più facile da “esplorare”. Se però il ladro ha davvero intenzione di entrare nel tuo appartamento, sappi che nessun antifurto sarà totalmente inespugnabile.

Quanto mi costa?

La gamma prezzi è molto variabile; dipende innanzitutto dalle dimensioni dell’immobile e poi dal tipo di antifurto selezionato. Un buon sistema wireless costa intorno a 200-300€, ma se la superficie da sorvegliare è di dimensioni contenute si può scendere anche sotto i 100€. Un impianto di videosorveglianza collegato alla centrale operativa può costare anche 2000€. Se vuoi spendere meno puoi sempre millantare una protezione che in realtà non esiste, grazie ad una vasta gamma di dispositivi fake, che hanno l’obiettivo di far credere ai malcapitati che esista un adeguato sistema di allarme casa.

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